venerdì 3 settembre 2010

La petite madeleine..


"...mi portai alle labbra un cucchiaino di te nel quale avevo lasciato che si ammorbidisse un pezzetto di madeleine. Una deliziosa voluttà mi aveva invaso, isolata, staccata da qualsiasi nozione della sua causa. ... Il sapore, era quello del pezzetto di madeleine che la domenica mattina a Combray... zia Leonie mi offriva dopo averlo intinto nel suo infuso di te o di tiglio. La vista della piccola madeleine non mi aveva ricordato nulla prima che ne sentissi il sapore... Ma quando di un lontano passato non rimane più nulla,...soli e più fragili ma più vivaci, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore permangono ancora a lungo... a sorreggere senza tremare –loro, goccioline quasi impalpabili- l'immenso edificio del ricordo"
(M. Proust, Alla ricerca del tempo perduto, Dalla parte di Swann)
meno dolce, la mia madeleine.
attraverso una galleria, in auto. l'odore forte dei freni. mi fermo un attimo col pensiero e mi trovo su un treno, ad attraversare un'altra galleria, nel cuore dell'est europeo.
l'odore e il sapore del viaggio permangono a lungo, più di qualsiasi altro ricordo.

Nessun commento:

Posta un commento