venerdì 3 settembre 2010

i tempi dei teddy boys sono ( ahimé ) lontani


Caro utente Internet,
online oggi alle ore che indicano le tue lancette-circa.
Auguri! Sei appena stato selezionato come possibile fruitore di un mio sproloquio.

Grazie alla piattaforma sociale più conosciuta del web ( che continua a trovarmi contrariata vittima, a tal punto da evitare pubblicità gratuita ), ho avuto la possibilità di vedere cresciute certe compagnie del passato.
Dietro quei sorrisi ( e quei bicchieri ghiacciati di mojito ), ritrovo la mia compagna di banco delle elementari, gli affetti delle scuole medie, un professore addirittura...
Sono tutti inesorabilmente belli.

Belli come dei freschissimi Teddy Boys appena usciti dal barbiere con una scorta decennale di brillantina in testa.

E poi ci sono gli adolescenti d'oggi.
In fila ad un fast(junk)food ce n'erano a dozzine.
Una certa esuberanza nel mettersi in coda disordinatamente, una familiare impacciatezza nel maneggiare i soldi per saldare il conto ( per non parlare poi dell'imbarazzo nel contare gli spiccioli fino all'ultimo cent ).

Osservandoli, mi sono ricordata come mi sentivo io in quella fase, non molto tempo fa. una fuori luogo e tempo.
Un adolescente può dirsi fortunato se incontra qualcuno evidentemente più grande di lui ( non escludo possa trattarsi di un genitore ), che lo aiuterà a capire la transitorietà di questa particolare "stagione della vita" ( espressione che fa tanto soap opera sudamericana ).

uno sforzo disumano, assimilarlo.

ma gli adolescenti d'oggi, si lasciano portare al guinzaglio in via del corso alle 15 di un sabato pomeriggio. indossano calze e anfibi alla avril lavigne o alla ultima britney spears.

confesso. io non ho mai osato scaricare dance music.
visione anacronistica.

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